È il sogno praticamente di tutti coloro che hanno un sito web: inserirsi nelle prime posizioni della prima pagina di Google. Non è semplice ma nemmeno impossibile. E lo dimostrano anche diversi SEO manager come Michele Sabatini che sono riusciti a posizionare, appunto, diversi portali in prima pagina per le keyword desiderate.
Già, ma come fare? Ecco tre tecniche molto utili che non devi assolutamente trascurare.
Velocizzare al massimo il proprio sito
La velocità è uno dei fattori principali di posizionamento su Google. Non puoi trascurarla
Quante volte sei uscito da un sito web perché era troppo lento? Ecco, la stessa cosa fa Google, se vogliamo trovare un parallelismo. Praticamente, negli ultimi aggiornamenti dell’algoritmo del motore di ricerca più famoso al mondo, la velocità ha assunto un ruolo sempre più preponderante.
Attenzione: non stiamo dicendo che tassativamente un sito lento venga penalizzato e che non possa essere presente. Ma, sicuramente, farà molta più fatica rispetto a un portale che in pochissimi nanosecondi si apre e mostra tutto ciò che serve all’utente.
Non a caso, infatti, Google mette a disposizione un proprio tool ufficiale per calcolare la velocità e spiegandoti come puoi fare per migliorarla. Al di là, però, dell’aspetto meramente tecnico c’è da dire che un sito lento non è per nulla appetibile. Quindi, devi renderlo veloce prima di tutto per te stesso. Se anche tu fossi in prima posizione per una keyword molto ricercata ma hai un sito che si apre dopo 10 secondi, sicuramente alla lunga l’utente ti eviterà e passerà alla concorrenza.
Il sito deve essere perfettamente navigabile da tutti i dispositivi
Mica sei rimasto agli anni ’90 con un sito ottimizzato solo su desktop?
Lo sappiamo: non è affatto semplice realizzare siti che siano ottimizzati per tutti i dispositivi. Cioè che si vedano ottimamente sia sul desktop (MAC e Windows che sia), sui tablet (Samsung o Ios) e sugli smartphone (Android, iPhone e Windows Phone). Ma, ovviamente, se fosse semplice non ci sarebbero i professionisti.
In ogni caso, però, che ti piaccia o no è necessario che, prima di andare online, tu testi il portale che stai sviluppando su ogni device, in modo da evitare problemi. Questo non è soltanto utile per aumentare la tua cerchia di possibili lettori/clienti ma anche perché un sito ‘responsive’ (cioè, appunto, che possa essere navigato da postazioni fisse e da mobile) è uno dei fattori di posizionamento su Google.
Proprio per questo, infatti, parafrasando un vecchio detto, anche un sito web, come Roma, non può essere costruito in un solo giorno. Ci vuole tempo, accortezza nei codici e, soprattutto, tanta professionalità.
Questo è un aspetto molto importante perché, spesso, per risparmiare anche poche centinaia di euro si ricorre a qualcuno che non ha l’esperienza necessaria per stare al passo con gli aggiornamenti di Google o che, perfino, faccia il web master come secondo lavoro. Impensabile.
Le immagini devono essere ottimizzate
Spesso non si sa come ottimizzare le immagini. Ecco alcuni consigli
La terza e ultima tecnica che ti raccontiamo per posizionare al meglio un sito su Google è ottimizzare le immagini. Certo, detto così, significa poco. Andiamo a vedere praticamente cosa significa.
La prima cosa da fare è, infatti, rinominarle. Quando prepari una grafica o scatti una foto è necessario darle un nome spiegando che cos’è (ad esempio, aereo-che-sta-decollando.jpg). Però, bisogna fare in modo di salvarla per il web e su PhotoShop c’è proprio un’opzione apposita che si chiama ‘Salva per web’. Tutto qua? Certo che no.
Bisogna ottimizzare i meta tag, che sono il tag ‘alt’ e il tag ‘title’. Il primo, detto anche alternativo, è la spiegazione di ciò che l’immagine e viene mostrato quando è impossibile far vedere l’immagine, per un qualsivoglia motivo, ad esempio problemi di connessione.
Il tag title, invece, è appunto il titolo che si dà all’immagine per illustrare a Google di cosa parla e, se lo inserisci, l’utente ne potrà vedere l’anteprima semplicemente scorrendo il mouse sopra l’immagine stessa.
Ovviamente, queste sono solo tre tecniche ma per posizionare un sito in prima pagina su Google c’è bisogno di molto altro che non abbiamo menzionato per motivi di spazio. Senza, però, usare delle tecniche standard che dovrebbero sulla carta valere per tutti. Solo sulla carta però.