La Svizzera è una Nazione che ogni anno attira tantissimi visitatori. Questo perché è caratterizzata da bellezze uniche nel loro genere, da paesaggi meravigliosi e da prelibatezze che vanno assolutamente assaporate. Sono molti gli italiani che ogni anno decidono di trascorrervi le vacanze, a prescindere dal periodo dell’anno. Proprio per questo motivo abbiamo deciso di fornire dei consigli utili.
Viaggiare in Svizzera: i documenti necessari
Per prima cosa bisogna tener conto dei documenti necessari. A prescindere dalla finalità del viaggio, per passare il confine nazionale sono necessari una serie di documenti che servono a rispettare le norme applicate dal territorio. Questo è senza dubbio fondamentale per evitare spiacevoli sorprese ed intoppi durante il viaggio.
Una volta giunti alla frontiera bisognerà presentare alcuni documenti: parliamo di un documento di identità valido, passaporto o carta di identità in corso di validità. Nel caso in cui ci troviamo a viaggiare su quattro o due ruote, allora dovremmo presentare anche libretto di circolazione e patente di guida. A differenza di ciò che si pensi, non è più necessaria la famosa Carta Verde.
Sistema sanitario svizzero: cosa sapere
Il Sistema sanitario svizzero è privato, quindi è fondamentale distinguere i casi in cui si parli di soggiorni brevi o altro. Tutte le persone che sono affiliate al sistema di assicurazione malattie di uno Stato UE, come l’Italia, possono farsi curare in Svizzera in caso di malattia, incidente non professionale o anche maternità durante un soggiorno temporaneo, presentando la tessera europea di assicurazione malattia: con questa hanno diritto alle cure mediche allo stesso costo degli assistiti del Paese in cui si recano.
Per i residenti, invece, è obbligatorio avere una cassa malati, un’assicurazione malattie che riesce a coprire tutte le spese necessarie ed evitare spiacevoli sorprese. Questa può essere distinta in due tipologie differenti: una basilare, LaMal, e una complementare LCA, la quale assicura una copertura maggiore. Se ci si reca in Svizzera per motivi differenti rispetto ad una visita temporanea, bisognerà stipulare un’assicurazione di questo tipo entro tre mesi.
Viaggiare in Svizzera su strada
Vista la posizione, la maggior parte delle persone che si recano dall’Italia alla Svizzera utilizzano dei veicoli che viaggiano su strada, evitando l’aereo o il treno. Essenzialmente, non ci sono regole particolari differenti rispetto al Belpaese, ma va segnalato sicuramente il fatto che debba essere sempre previsto il pagamento di un contrassegno: si tratta della Vignette Svizzera, ovvero un tagliando che va esposto sul parabrezza dell’auto durante tutto il viaggio.
Questo può anche essere acquistato in Italia, presso gli uffici ACI, ma anche direttamente alla frontiera o sul territorio svizzero, negli uffici postali o doganali. Si parla di un tagliando del costo di 25 euro e che vale dal primo dicembre dell’anno precedente fino al 31 gennaio dell’anno successivo. In caso di rimorchio o roulette, allora il costo aumenterà, visto che servirà una Vignette aggiuntiva. Senza questo tagliando si rischiano multe fino a 100 franchi svizzeri.
Raggiungere la Svizzera dall’Italia
Come già detto, senza dubbio è attraverso le due o le quattro ruote che la maggior parte degli italiani decide di raggiungere la Svizzera. I collegamenti sono agevoli e prevedono varie possibilità. Si può passare, per esempio, la dogana Chiasso-Brogeda, l’ingresso principale da parte dei viaggiatori italiani in auto. Ma c’è anche il passo del Sempione, che collega Briga e Val di Divedro. Il traforo in questione è una galleria ferroviaria. E ancora, c’è il passo dello Spluga, che collega il bacino dell’Adda e quello del Reno: difatti viene utilizzata da chi arriva dalla Lombardia. Infine c’è il traforo del Gran San Bernardo, che collega il nord Italia e particolarmente la Val D’Aosta e il cantone svizzero Vallese.